Notizie e pubblicazioni

Pubblicato il Set 10, 2019

LETTERA A MARIA DE FILIPPI CONDUTTRICE DI "C'E' POSTA PER TE" CANALE 5.

Cara Maria De Filippi, in riferimento al penultimo episodio di “C’è posta per te” del 15/02/2014 (due uomini gay in studio) ti riporto testualmente ciò che dice la Bibbia in cui io credo fermamente e “tremo”:

Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura;
similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.

Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette. (Romani 1:26 a 32)

Sentivo di dirtelo da parte del Signore, un caro saluto, Eliseo Falla direttore della Emittente Evangelica Radio Logos di Foggia.

Pubblicato il Set 10, 2019

Un signore inglese si trovava in India per turismo. Pur provenendo da un paese cristiano era un ateo convinto e si faceva beffe di tutti quelli che dichiaravano di credere in Dio.

Nel corso di una gita in aperta campagna entrò in un villaggio e si mise a conversare con uno del posto, un uomo anziano dall'aria distinta, che sedeva accanto alla propria abitazione, una piccola casupola circondata dal verde. Durante la conversazione emerse che quell’indiano era un cristiano fervente; era felice di parlare di Gesù Cristo e di raccontare al visitatore le cure che il Signore aveva avuto per lui da quando lo aveva accettato come suo Salvatore.

Il visitatore, guardandolo con un misto di compassione e di derisione, gli chiese: "mi sapresti spiegare, in modo chiaro e convincente, cos'ha fatto Gesù per te?". "M’ha salvato", gli rispose. Salvato? E cosa significa?"

L'indiano, senza dire una parola, si alzò e con un gesto gentile invitò il suo interlocutore a seguirlo nella campagna circostante. Giunti in una radura, prese qualche manciata di foglie secche e le pose in cerchio sul terreno. Nel mezzo del cerchio mise un verme.

Poi diede fuoco alle foglie. Le fiamme si estesero rapidamente e il povero vermiciattolo, sentendo il calore, si contorceva e cercava invano una via di scampo.

Il signore inglese lo guardava senza capire. Un attimo prima che il povero verme morisse bruciato, l'indiano lo sollevò con un rametto e lo mise delicatamente in salvo sull'erba fresca. Poi guardò l'altro fisso negli occhi e gli disse: "ecco quelloche ha fatto Gesù per me. Io ero destinato alle fiamme dell'inferno senza speranza di sfuggire, senza possibilità di scampare, perché quella è la sorte di tutti i peccatori che non vogliono accettare il perdono di Dio. Ma il Signore Gesù è morto per me. E' venuto a pagare, con la sua vita, il riscatto dell'anima mia.

E' venuto a portare Lui, su di sè, la condanna che io meritavo. Io non sono che un verme, un povero verme strappato dal fuoco e portato fra le braccia di Dio.

Quelle semplici parole andarono dritte al cuore del turista inglese e non gli diedero pace finché non cedette all'amore del Signore e non accettò per fede la salvezza che Dio da tanto tempo gli offriva in Gesù Cristo.

Pubblicato il Set 10, 2019

a cura di Nicola Martella

Si moltiplicano  coloro, che prendono frammenti di discorsi del vescovo di Roma, il gesuita Jorge  Mario Bergoglio, e ne fanno delle massime da mettere in rete come citazioni o immagini sotto rubriche come «Messaggi del papa».

Ecco le parole  di Bergoglio riportate su un’immagine: «Tutti noi siamo vasi d’argilla, fragili e poveri, ma nei quali c’è il tesoro immenso che portiamo». Tale  asserzione è vera per i cristiani rigenerati; a guardar bene, essa non è neppure  segatura del suo sacco, trovandosi già nella Bibbia. Inoltre, a tali parole  mirabili, su cui possiamo concordare, seguono subito altre parole, che stanno in  netto contrasto con la sacra Scrittura. Infatti, per  chi non conosce la sacra Scrittura, può trovare Bergoglio originale, quando parla, ma è spesso soltanto una imitazione o un surrogato del  pensiero biblico. Nelle sue parole si trova, dal punto di vista biblico, bene e  male, luce e oscurità, dolce e amaro, l’uno accanto all’altro. A parole, che si  trovano sulla falsariga della sacra Scrittura sul piano dottrinale o morale,  seguono parole, che sono in netto contrasto con la Bibbia, ad esempio:  ingiunzione a pregare Maria di Roma (quella di Nazareth non lo ha mai chiesto) e  altre creature, pregare per i morti, venerazione di statue e immagini, tutti gli  uomini quali figli di Dio e fratelli (e addirittura «carne») di Cristo, il  rosario quale medicina per l’anima, arbitrio di dichiarare beati e santi degli  uomini, specialmente i suoi predecessori, ecc.

L’originale delle  summenzionate parole di Bergoglio si trova qui e fu pronunciato già circa due  millenni fa dall’apostolo Paolo: «Il Dio che disse: “Splenda la luce  fra le tenebre”, è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la  luce della conoscenza della gloria di Dio, che rifulge nel volto di Gesù Cristo.  Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di  terra, affinché l’eccellenza di questa potenza sia di Dio e non da  noi» (2 Cor 4,6s).

E ancora: «Tuttavia  il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: “Il Signore  conosce quelli che sono suoi”, e “Si ritragga dall’iniquità chiunque  pronuncia il nome del Signore”. [20] In una grande casa non ci sono soltanto vasi d’oro e d’argento, ma  anche vasi di legno e di terra; e gli uni sono destinati a un uso nobile e gli altri a un uso  ignobile. [21] Se dunque uno si conserva puro da quelle cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al servizio del padrone, preparato per ogni opera buona» (2 Tm 2,19-21).

Sinceramente  preferisco l’originale rispetto ai surrogati e alle imitazioni. Infatti,  come al solito, a parole che rimandano al pensiero della sacra Scrittura,  seguono immediatamente dopo altre che sono in pieno contrasto con essa. Faccio notare  che l’idolatria è una delle massime iniquità dinanzi a Dio! Jorge Mario Bergoglio non fa eccezione nella sua pratica e non se ne fa scrupolo. Anzi spiritualizza e rende accettabile ciò, che la Bibbia chiama abominio. Chi vuole essere usato come «vaso nobile» per un «uso nobile», deve santificarsi,  ossia allontanarsi da ogni iniquità, e conservarsi puro, in primis da qualsiasi formad’idolatria, che per Dio è un atto di lesa maestà.  L’idolatria, infatti, se non ci si ravvede e la si abbandona veramente,  esclude dal regno di Dio (1 Cor 6,9) e dalla città celeste (Ap 22,15) e destina  allo Stagno di fuoco, ossia all’inferno (Ap 21,8). In questo non ci sono sconti  per nessuno; anzi, chi pretende di guidare altri, avrà maggiore condanna.

Pubblicato il Set 10, 2019

Com‘è triste essere soli in un mondo senza luce,

camminare nella vita se non v’è chi ti conduce!

Le sue gioie sono vuote, non c’è nulla di sicuro

il futuro è incerto e vago, l’orizzonte appare scuro...

Se rifletti, ti domandi:

Che si fa su questa terra quando sfugge dalle mani tutto

quello che si afferra?

Ma la grazia del Signore è venuta incontro a me

e ho scoperto il vero amore, ho capito Dio chi è!

Il Signore mi ha parlato e ho ascoltato la sua voce;

mi ha esortato al pentimento, m’ha additato la sua croce.

Ora io non son più solo nella breve mia esistenza

perché godo notte e giorno la vivente sua presenza.

Non è buio il mio futuro, la salvezza è garantita,

sono in pace, son felice, non è vana la mia vita.

Guarda a Cristo e credi in Lui!

La tua vita cambierà e potrai con forze nuove,

fare quel che ti dirà.

(“Al di là delle nuvole”)

Pubblicato il Set 10, 2019

Herry Houdini il grande mago 

Harry Houdini nacque a Budapest il 24 Marzo 1874 e fu uno dei più grandi maghi e illusionisti di tutti i tempi. Fin da giovane lucchetti, serrature, porte blindate e stanze ermetiche non conoscevano segreti. Era capace in un batter d'occhio e in un sol momento di evadere da qualsiasi catena che lo teneva imprigionato.

Fu anche un grandissimo attore proprio per la sua capacità di recitare, infatti qualche anno dopo la sua morte la moglie confessò che tutta la sua vita fu una farsa, un'illusione e solo l'amore per la sua amata gli fece vivere alcuni sprazzi di realtà.

Divenne celebre anche per le sue due sfide lanciate al mondo intero davanti a giornalisti e fotografi.

La prima sfida fu quella rivolta ad astrologi, sensitivi e indovini su quali paroli d'amore la madre in punto di morte le rivelò

Conservò quelle poche righe della madre morente in una cassaforte custodita in banca e chiunque avesse pronunciato quelle parole segrete avrebbe vinto 10 mila dollari.

Molti accorsero ma nessuno riusci mai a svelare la frase misteriosa.

Houdini pensava di essere invincibile, era convinto di poter vincere qualsiasi battaglia e di essere immortale.

Così prima di morire lanciò la sua seconda e ultima sfida, la più grande, la più difficile.

Se è veramente possibile a qualcuno tornare dall'aldilà, Io Harry Houdini il grande mago lo farò".

Per molto tempo la moglie aspettò il marito ma, ad un certo punto si arrese spegnendo la candela che simboleggiava l'attesa del suo ritorno dicendo: "Anche la mia ultima  speranza se ne è andata. Non credo che Houdini possa tornare da me o da  chiunque altro. Ho mantenuto viva la fiamma accanto alla fotografia di  Houdini per dieci anni, ma è giunto il momento di spegnerla. Buona notte Harry".

Qualcun altro, centinaia di anni prima, lanciò una sfida simile a quella di Houdini.

"Io sono Gesù Cristo il Re dei Re e tornerò dall'aldilà" (Luca 9:22)

Ma al contrario di Houdini, Gesù tornò veramente e mantenne quello che poco prima aveva affermato.

Il terzo giorno dalla sua morte riususcitò e molti lo videro, non sottoforma di fantasma ma in carne ed ossa. (Luca 24:24-40).

Cristo è risorto dai morti e lo ha fatto perchè tramite la sua opera sia predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti. (Luca 24:46-47)

Tramite il Suo sacrificio, la Sua morte e la Sua risurrezione abbiamo trovato vittoria alla condanna che pesava su ognuno di noi e sulla quale prima non vi era alcun rimedio.

Pubblicato il Set 10, 2019

Lo scienziato credente e lo scienziato non credente. 

Mentre lo scienziato non credente era in visita presso lo scienziato credente, rimanendo ammirato di fronte ad un bel quadro che rappresentava la volta celeste, domandò: "Chi l'ha fatto?...".

"Nessuno!", rispose lo scienziato credente.
"Forse non mi ha capito", pensò il primo.
Rifece la domanda: "Chi l'ha fatto?...".
"Nessuno t'ho detto!", replico lo scienziato credente.
"Vorresti farmi credere", ribadì lo scienziato non credente, "che un bel quadro come questo non l'abbia fatto nessuno?".
"Non ti capisco", rispose lo scienziato credente, "tu te la prendi per un semplice piccolo quadro, e poi vorresti farmi credere che tutte le meraviglie che rappresenta non le ha fatte nessuno?!!". 

Dio, ispirando il Salmista ci dice: "I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l'opera delle sue mani. 
Un giorno rivolge parole all'altro, una notte comunica conoscenza all'altra. 
Non hanno favella, né parole; la loro voce non s'ode, ma il loro suono si diffonde per tutta la terra, i loro accenti giungono fino all'estremità del mondo. La testimonianza del Signore è veritiera, rende saggio il semplice. 
I precetti del Signore sono giusti, rallegrano il cuore, ristorano l'anima, illuminano gli occhi, sussistono per sempre. 
O Signore, mia Rocca e mio Redentore!" (Salmi 19:1-8 ).

Ma, riguardo gli uomini dice: "... pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si son dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato; benché si dichiarino sapienti, son diventati stupidi..." (Romani 1 ).

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