UN SALUTO A TUTTI I SANTI
di Elpidio Pezzella
"Salutate tutti i santi in Cristo Gesù. I fratelli che sono con me vi salutano; tutti i santi vi salutano". Così concludeva l'apostolo Paolo la lettera ai Filippesi.
Chi sono allora i SANTI del 1° novembre?
La festa di Ognissanti (tutti i santi) è una ricorrenza importante per una parte dei cristiani. Dalle origini molto antiche, secondo gli studiosi, le prime celebrazioni risalirebbero al IV sec. ad Antiochia dove le chiese commemoravano i martiri a maggio. Il passaggio a novembre sarebbe dovuto al tentativo di cristianizzare la festa pagana del capodanno celtico.
La parola “santo” deriva dal greco "hagios" che significa “consacrato a Dio, separato". Quasi sempre usato al plurale, “santi” (Atti 9:13; 9:32; 26:10) indica un gruppo di persone messo da parte per il Signore e per il Suo regno.
Biblicamente, i “santi” sono il "corpo" di Cristo, i cristiani, la chiesa. Tutti i credenti sono considerati santi in virtù della loro unione con Gesù Cristo. Allo stesso tempo sono chiamati a essere santi, a vivere quotidianamente in maniera degna della vocazione seguendo le orme del Signore.
Nella teologia cattolico-romana, i santi sono in cielo: una persona non diventa santa finché non sia “beatificata” o “canonizzata” dal papa o da un vescovo importante. Nella pratica cattolico-romana, i santi sono venerati, li si prega e, in alcuni casi, sono adorati.
Nella Bibbia, invece tutti quelli che hanno ricevuto Gesù Cristo per fede sono santi e sono chiamati a venerare, adorare e pregare soltanto Dio. A costoro, i SANTI VIVI, che mi leggono giunga il mio fraterno e pastorale saluto, unitamente all'esortazione paolina:
"Ora il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l'intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo" (1Tessalonicesi 5:23).