Notizie e pubblicazioni

Pubblicato il Apr 15, 2019

Dna e proteine, la prova scientifica dell’esistenza di Dio
di Bill Bryson giornalista americano.

Nell’infinitesimale vastità del tutto, polvere atomica e galassie colossali, esiste un’energia ininterrotta, pervadente e razionale. Straordinariamente razionale. La avvertiamo perché ne siamo parte e la ignoriamo per la stessa ragione.

Bill Bryson è un giornalista statunitense, autore di un libro – tra gli altri – meraviglioso: Breve storia di (quasi) tutto. È un reportage dell’universo, un romanzo ironico e coinvolgente che racconta la scienza con esempi concreti e straordinariamente comprensibili.

Quando parla di proteine, racchiude in meno di una pagina la prova di quell’energia metodica che i popoli chiamano Dio, ciascuno col proprio nome: “Noi abbiamo bisogno di moltissime proteine, ognuna delle quali è un piccolo miracolo. Stando alle leggi della probabilità, le proteine non dovrebbero nemmeno esistere. Per crearne una, gli amminoacidi devono essere assemblati in un ordine particolare. Per ottenere il collagene, una comunissima proteina, bisogna disporre ben 1055 amminoacidi nella sequenza corretta.dna rosso

La probabilità che una molecola di collagene si autoassembli spontaneamente sono, in tutta franchezza, nulle. Per renderci conto di quanto questo sia improbabile, immaginiamo una normalissima slot machine come quelle di Las Vegas e aumentiamone le dimensioni portandole a 27 metri, in modo che possa accogliere 1055 ruote (anziché le solite tre) ognuna delle quali contenente 20 simboli (uno per ogni comune amminoacido). Quante volte dovremmo tirare la leva prima che tutti i 1055 simboli si presentino nella sequenza giusta? In pratica, per tutta l’eternità. Anche riducendo il numero di ruote da 1055 a 200 (che è il numero di amminoacidi più comune per una proteina) la probabilità che si sistemino nell’ordine corretto è una su 10 elevato a 260 (ossia 1 seguito da 260 zeri). Un numero di per sé più elevato di tutti gli atomi contenuti nell’universo. Il fatto che anche una sola proteina possa essere sintetizzata grazie a eventi casuali sembrerebbe dunque una circostanza spaventosamente improbabile”.

Bryson parla di “piccolo” miracolo probabilmente solo per una questione di dimensioni. Perché questo evento, tanto inverosimile quanto reale, è solo il primo di quell’incredibile fatalità che è la vita. Il secondo sta nel fatto che la nostra esistenza non si accontenta di una sola proteina “ma di centinaia di migliaia, forse un milione, ciascuna delle quali diversa dalle altre”. Un milione di enormi slot machine tutte, “casualmente”, con la corretta sequenza.

Il terzo è che l’eccezionalità di una proteina è sia nella concatenazione dei suoi amminoacidi sia nell’esatta forma che questa sequenza deve assumere, evento altrettanto spontaneamente assurdo. Il quarto – ebbene sì, ce n’è anche un quarto – arrovellerebbe filosofi e semplici avicoltori, appassionati dell’ancestrale quesito di quale, tra la gallina e l’uovo, abbia per primo fatto la sua comparsa: le proteine non devono avere solo forma e sequenza assolute ma devono anche potersi riprodurre. Operazione che si realizza con perfetta efficacia attraverso il Dna. Siamo quindi a una situazione paradossale: “Le proteine – scrive Bryson – non possono esistere senza Dna, e il Dna non serve a niente senza di esse. Dobbiamo quindi pensare che siano comparsi sulla Terra contemporaneamente, con lo scopo di sostenersi a vicenda? Tutto questo per logica non dovrebbe succedere; eppure, in un modo o nell’altro, in natura succede eccome”.

Io non sono né scienziato né prete. E non so che forma abbia Dio, il senso ultimo della sua esistenza, se abbia sembianze d’uomo o di donna, se sia buono o vendicativo, padre avvinto all’esistenza dei figli o inesorabile destino. Credo che non abbiamo facoltà sufficienti nemmeno a immaginarlo: con la prima parola di questa frase, “credo”, a essere cardine delle vicende dell’uomo più di Dio stesso.

Pubblicato il Mar 01, 2019

di Matteo Angeloro

Questo sarebbe l'innocente ragazzo che

achille lauro scuro

 è stato non solo accettato da Baglioni e company come partecipante a San Remo, ma difeso da tutti. Nel brano, Achille Lauro cita alcune delle figure più iconiche e brand di lusso tra i vari "artisti" dichiarando “voglio vivere così”.

Se questa è l'arte di oggi, voglio tornare all'omosapience. l'originalità e il coraggio di presentare una canzone così irriverente e fuori dagli schemi sul palco dell'Ariston, una ventata d'aria putrefatta portata da questo singolare araldo delle "tenebre trap". Che viviamo in una società post cristiana lo sapevamo, ma che il degrado morale, non solo dei giovani, ma soprattutto di coloro che dovrebbero vigilare, non solo l’hanno votato (e mi riferisco ai giornalisti) ma anche lo difendono.

E POI CI SI CHIEDE DI CHI è LA COLPA QUANDO SUCCEDONO TRAGEDIE COME QUELLA DELLA DISCOTECA DI ANCONA QUALCHE ANNO FA ….!!!

Pubblicato il Dic 20, 2018

A proposito dei festeggiamenti secondo il rito cattolico dei santi Pietro e Paolo, a cui si chiede PROTEZIONE, per se stessi e le proprie famiglie. Le parole, protezione, protegga, proteggimi... si trovano nella Bibbia per circa 17 volte, e tutte riferite all'Onnipotente DIO.
La parola protettore la si trova per tre volte, ed è riferita a falsi e deboli protettori quali Satana e gli uomini (Isaia 31:3; Ezechiele 28:14 e16). E quando gli uomini, invece che a DIO, chiedono protezione ad altri, LO rendono geloso (Esodo 20:5).

 Per cui Dio nella Bibbia, in Deuteronomio 32, così si esprime: "È questa la ricompensa che date al SIGNORE, o popolo insensato e privo di saggezza? Non è lui il padre che ti ha acquistato? Non è lui che ti ha fatto e stabilito? ...Poiché è una nazione che ha perduto il senno e non c'è intelligenza in loro. Se fossero savi, lo capirebbero e considererebbero la fine che li aspetta. ...Allora egli dirà: "Dove sono i loro dèi, la rocca nella quale confidavano? ...si alzino loro a soccorrervi, a coprirvi con la loro protezione! Ora vedete che io solo sono Dio e che non vi è altro dio accanto a me. Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano, e nessuno può liberare dalla mia mano".

E in Geremia 2:28, ancora aggiunge: "Dove sono i tuoi dèi che ti sei fatti?
Si alzino, se ti possono salvare nel tempo della tua sventura! Infatti, o Giuda, tu hai tanti dèi quante città".

E il profeta Isaia, come unico e grande PROTETTORE, così Lo annunzia: "Il SIGNORE creerà su tutta la distesa del monte Sion e sulle sue assemblee una nuvola di fumo per il giorno e uno splendore di fuoco fiammeggiante per la notte; perché su tutta la gloria vi sarà un padiglione. Ci sarà un riparo per far ombra di giorno e proteggere dal caldo, e per servir di rifugio e d'asilo durante la tempesta e la pioggia" (Isaia 4:5-6).

Sin dai tempi di Mosè, DIO vuole che si donino benedizioni e protezioni solo in LUI, l'unico che può farlo, nel nome di GESÙ e la potenza dello SPIRITO SANTO, come segue: "Il SIGNORE ti benedica e ti protegga! Il SIGNORE faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio! Il SIGNORE rivolga verso di te il suo volto e ti dia la pace!'" (Numeri 6:24/26).

E ogni vero credente, come il re Davide, in preghiera, si appellerà sempre e solo,
alla misericordia di Dio: Salmo 86:1/17

"Preghiera di Davide. Porgi orecchio, SIGNORE, e rispondimi, perché io sono povero e bisognoso. PROTEGGI l'anima mia, perché ti amo. DIO mio, salva il tuo servo che confida in te! Abbi pietà di me, SIGNORE, perché io grido a te tutto il giorno. Rallegra l'anima del tuo servo, perché a te, SIGNORE, io elevo l'anima mia. Poiché tu, o SIGNORE, sei buono, pronto a perdonare, e misericordioso verso quanti t'invocano. Porgi orecchio, SIGNORE, alla mia preghiera e sii attento alla voce delle mie suppliche. Io t'invoco nel giorno della mia angustia, perché tu mi risponderai. Non c'è nessuno pari a te fra gli dèi, o SIGNORE, e non ci sono opere pari alle tue. Tutte le nazioni che hai fatte verranno a prostrarsi davanti a te, Signore, e glorificheranno il tuo nome. Poiché tu sei grande e operi meraviglie; tu solo sei DIO. O SIGNORE, insegnami la tua via; io camminerò nella tua verità; unisci il mio cuore al timor del tuo nome. Io ti loderò, SIGNORE, DIO mio, con tutto il mio cuore, e glorificherò il tuo nome in eterno. Perché grande è la tua bontà verso di me: tu hai salvato l'anima mia dal soggiorno dei morti. O DIO, gente superba è insorta contro di me e una banda di violenti cerca l'anima mia, e non pongono te davanti agli occhi loro. Ma tu,  SIGNORE, sei un DIO pietoso e misericordioso, lento all'ira e grande in bontà e in verità. Volgiti a me, e abbi pietà di me; dà la tua forza al tuo servo e salva il figlio della tua serva. Mostrami un segno del tuo favore! Così quelli che mi odiano si vergogneranno, vedendo che tu, SIGNORE, mi soccorri e mi consoli". Che così sia per tutti noi alle gloria del SIGNORE. ALLELUIA!

Pubblicato il Apr 02, 2019

«La vita senza fede? Una tragedia annunciata». Andrea Bocelli si confida

L’intervista al tenore italiano Andrea Bocelli, realizzata da don Davide Banzato. Un cammino alla fede basato sulla consapevolezza che «una persona ragionevole non può affidare la sua vita al caso». Una sintonia di vedute con la filosofa francese Catherine Chalier, che vede nell’ateismo contemporaneo la “pigrizia della ragione”.

Non è la prima volta che Andrea Bocelli parla della sua devozione. Il celebre tenore italiano, apprezzato in tutto il mondo (80 milioni di album venduti), si è confidato, in profondità, con don Davide Banzato, all’interno del programma “A Sua Immagine. Le ragioni della speranza”, andato in onda sabato 23 febbraio 2019.

Ha aperto le porte di casa sua, a Forte dei Marmi (Toscana), per un breve colloquio sulla vita, sull’esistenza, sulla musica e sulla fede«Nel mio caso non avere fede sarebbe vivere una situazione di disperazione. La vita sarebbe come una tragedia annunciata», ha spiegato il tenore, affetto da cecità a causa di un glaucoma, dall’età di 12 anni.boccelli

Bocelli, il passato da libertino agnostico.

Tempo fa aveva raccontato la sua vita da “agnostico”, dedito al «libertinaggio come droga», come tentativo di «riempire la parte mancante di me. Ma l’inquietudine resta. Tutte le sere hai bisogno di riuscire nel tuo obiettivo. La sera che non ci riesci, stai male. Il successo rende tutto più facile. Ma alla fine ti ritrovi con un pugno di mosche. E ti senti affondare nel gorgo del vizio». Fino all’incontro con Veronica, la sua attuale moglie.

«Una persona ragionevole non può affidare la vita al caso».

Già in quell’intervista spiegava che «una persona ragionevole non può affidare la vita al caso. Se vedo un palazzo, sono certo che qualcuno l’ha fatto. A maggior ragione, l’Universo non può essere frutto del caso».

Ieri, di fronte al bravissimo don Davide, Bocelli ha ripreso il tema: «Da ragazzo essere agnostico mi sembrava una posizione comoda da abbracciare. Dopo però si va avanti e ci si fa delle domande. Chi non si è mai interrogato sul senso della vita? Quando ti interroghi sul senso della vita ti fai delle domande, vai a cercare delle risposte e scopri tante cose. E io penso di aver scoperto che il caso non esiste: questo è stato il primo passo verso una totale riconciliazione con la fede».

La filosofa Catherine Chalier: «L’ateismo? Pigrizia della ragione».

Le parole di Andrea Bocelil ricordano quelle della filosofa Catherine Chalier, docente presso l’Université Paris Ouest Nanterre La Défense e, sopratutto, allieva prediletta di Emmanuel Levinas. Se il tenore italiano descrive l’agnosticismo come viziato dalla mancanza di desiderio intellettuale, la filosofa francese parla dell’ateismo come «pigrizia della ragione», perché esso «vale solo per l’immagine che si sono fatti di Dio. Spesso l’assenza sensibile di Dio è vissuta come l’inizio positivo per celebrare il proprio modo di vivere lontano da lui. Spesso si fanno un’immagine di Dio, consolatore e potente, per esempio, e quando non trovano né consolazione né potenza visibile di questo Dio nel mondo, allora si dicono atei».

Si stupisce, l’allieva di Levinas, che non vi sia «nessuna lacerazione spirituale in questo ateismo», eppure «dirsi atei è un’affermazione che dovrebbe sapersi misurare con esigenze difficili». Si riferisce in particolare ad uno degli atei più famosi di Francia, il suo collega Michel Onfray, il quale però «compie un ritratto caricaturale delle teologie di cui parla, e poi per lui è facile mostrare che non vuole credere a questa caricatura! Che voglia essere ateo, perché no? Ma che faccia la caricatura della fede e pretenda di conoscere quello che non conosce, questo mi indigna».

Pubblicato il Feb 11, 2019

“DOVE LA MADONNA E’ DI CASA, IL DIAVOLO NON ENTRA”.

Bergoglio, Bergoglio ma cosa stai dicendo ... le Sacre Scritture dicono altro ... chi è che ti prepara questi fogli da leggere?

Dio ha mandato il Suo Figlio Gesù Cristo nel mondo per prendere su di se la nostra colpa e morire per noi sulla croce. Ora chi crede in Lui non sarà condannato ma ha la vita eterna.

Giov 3,16: Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna.
Questo è l’evangelo, cioè labuona notizia, che Dio ha compiuto la nostra salvezza caricando su Suo Figlio il nostro peccato.
Isaia 53,5 «Egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti.»
Siamo salvati per mezzo della fede in Lui, senza merito:
Efesini 2,8 «Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori.»
Cosa dobbiamo fare per essere salvati secondo le Scritture?
Gesù dice in Marco 1,15: Ravvedetevi e credete all'evangelo".
Ravvedersi vuol dire: riconoscere il proprio peccato, chiedere perdono al Signore e cambiare vita. Credere vuol dire: porre fiducia nell' opera di Gesù Cristo, accettare per fede il dono della sua salvezza. È una scelta personale che nessun altro può fare per te.
Gesù dice: (Giovanni 10,27) Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano.
Un vero credente ascolta Cristo, cioè legge la Sua Parola, la Bibbia, e la mette in pratica. Credere in Cristo vuol dire: ascoltarlo e seguirlo.
Leggere la Bibbia non è un optional per un credente ma essenziale e normale. Un sondaggio della rivista «Famiglia Cristiana» (ottobre 2007) rivela, che solo il 5% dei cattolici praticanti ha letto i vangeli. Papa Ratzinger la chiama «un’ignoranza spaventosa».
Gesù disse:"Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza"
APRITE GLI OCCHI !!!

Pubblicato il Gen 29, 2017

nausicadellavalleInviata 'Quinta colonna': "Io lesbica? Era inganno di Satana"

''Questo lo sottolineo e lo specifico, l'omosessualità non è una malattia, è una condizione dovuta a ferite nell'anima: lo sviluppo di questa condizione sessuale è legato al rapporto che si ha con il genitore dello stesso sesso. Quindi magari il maschio non ha una presenza maschile in casa, si attacca alla mamma, prende le sembianze femminili, ma c'è un discorso lungo da fare, complesso, un discorso di abbandono, di rifiuto, non è semplice spiegare così".

Nausica Della Valle, 49 anni, giornalista e conduttrice televisiva, nota per i suoi collegamenti con “Quinta Colonna, il noto programma televisivo di Rete 4 spiega all'Adnkronos come è avvenuto il suo passaggio dall'omosessualità all'eterosessualità, avvenuto a 44 anni e il suo incontro con la fede. "Per me - racconta l'inviata tv come si può ascoltare anche nell'audio pubblicato su www.adnkronos.com - è stato sconvolgente, perché il Signore mi ha parlato ma stavo dentro casa, una cosa che non si può pensare, e mi ha detto 'io ho creato l'uomo e la donna, tutto ciò che è al di fuori della mia creazione è un inganno del principe della menzogna Satana'. Io lì sconvolta, ho detto ma che cosa è sta roba? 

Ero convinta di essere nata omosessuale, considera che mi ero anche convinta a prendere la residenza in Spagna per sposarmi"."A quel punto", ha spiegato Nausica Della Valle, "il Signore mi mette davanti una Bibbia che ancora non avevo mai letto" e una serie di passaggi sull'argomento sia del Vecchio testamento che del Nuovo testamento. "Io stavo tremando - ha raccontato ancora la giornalista - ma Lui mi ha parlato con un amore sconvolgente: io ho cercato amore in ogni donna ma poi mi sono resa conto che era solo sesso, parliamoci chiaro, era diventata perversione". La giornalista ha poi aggiunto che dopo la sua conversione si è sentita in pace. "Quello che io sto dicendo alle chiese è che l'omosessuale va amato, va accolto perché nasciamo da ferite nell'anima", ha sottolineato. C'è bisogno che la Chiesa si svegli, sul tema dell'omosessualità c'è molta ignoranza e anche timore - ha continuato -. Se un omosessuale vuole entrare in chiesa non ci entra perché si sente additato e giudicato e questo è l'errore più grande che sacerdoti possono fare, perché Dio è amore e dice 'vieni a me così come sei, sono io poi che ti faccio comprendere e ti do il discernimento'".

Fonte Adnkronos.com

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