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Pubblicato il Set 10, 2019

La dottrina biblica in breve

in cosa crediamo 1Le "dottrine bibliche" sono gli insegnamenti essenziali che si apprendono da una semplice e attenta lettura della Bibbia. Esse costituiscono quei principi su cui sono fondate la fede e la condotta cristiana. A questo semplice fine, più che l'interpretazione", occorre realizzare la meditazione e l'accettazione delle Sacre Scritture, in quanto esse, almeno nelle loro linee essenziali, si spiegano da sé, in particolar modo perché lo Spirito Santo aiuta, quando c’è il sincero desiderio di conoscere la verità.

1. LE SACRE SCRITTURE

Dio si manifesta e si rivela come Creatore dell'intero universo e in particolare del nostro mondo con le sue meraviglie (Gn 1; Sal 19) (rivelazione generale). L'uomo, da ciò e con la sua logica intuisce in qualche modo un Dio (At 14:15-17; 17:22-29; Rm.1:20), però l’intuizione è insufficiente per conoscerlo e sapere cosa Egli vuole per noi e da noi. Ecco allora che Dio stesso ha provveduto una rivelazione speciale, le Sacre Scritture, Antico e Nuovo Testamento, 66 libri dati mediante circa 40 scrittori ispirati dallo Spirito Santo. Nell'Antico Testamento (39 libri) leggiamo la storia della creazione, dei primi credenti, della "legge" di Dio data al popolo d'Israele, delle varie vicende di questa nazione, dei suoi condottieri, dei suoi re e dei suoi profeti. Vi si possono leggere anche le centinaia di profezie che indicano il piano predisposto da Dio per la salvezza di chiunque accetta e realizza il Suo Figliolo. Nel Nuovo Testamento (27 libri), nella storia e nell'opera di Cristo, esposta nei 4 Vangeli, costatiamo l'adempimento di quelle promesse profetiche. Gli Atti degli apostoli riportano la storia iniziale della Chiesa cristiana, con le varie esperienze dei suoi primi protagonisti. Le 21 epistole (13 di Paolo e 8 di altri apostoli) riportano i messaggi degli apostoli alle prime comunità e ad alcuni collaboratori, con la dottrina e gl'insegnamenti pratici della fede cristiana. L'Apocalisse, il libro conclusivo della Bibbia, prospetta infine gli eventi futuri del piano divino. Le Sacre Scritture sono così la Parola di Dio che noi dobbiamo conoscere e realizzare.
 
2. DIO

Le “deduzioni logiche”, che dimostrerebbero l'esistenza di Dio, risultano insufficienti, come abbiamo già accennato, a farceLo realizzare come Dio vivente. Egli dunque "si autorivela", si manifesta nella storia e nelle vicende umane, dandocene un resoconto sufficiente nelle Scritture e facendosi conoscere come:

CREATORE (Gn 1,2; Sal 33: 6,9; Eb 11: 3)
SALVATORE (Es 3:7,8; Is 45:15,21,22; Os 13:4)
LEGISLATORE (Dt 4: 5-8; Is 33: 22)
PADRE (Is 63: 16; Ger 31: 9)
FONTE D’OGNI BENE (Pr 19: 21; Is 48: 16,17; Ef 1:3).in cosa crediamo 2

Dio, inoltre, è trino. Cioè è accennato nell’Antico Testamento (Gn 1:1,26; Nm 6:24-26; Is 6:3,8), ma poi è chiaramente rivelato nel Nuovo Testamento (Mt 3:16,17; 28:19; 2Cor 13:13; Gl 4:4-6; Ef 2:18; 1Pt 1:1,2). Dio è uno e trino, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Dio, infine, è eterno (Sl 90:1,2); è sovrano (Dn 4:35); è onnipotente (Mt 19:26); è onnisciente (Eb 4:13); è santo (Ap 4:8); è immutabile (Ml 3:6); è spirito  (Gv4:23,24); è amore (1Gv 4:8,16).
 
3. GLI ANGELI

Sono degli esseri molto intelligenti, superiori all’uomo, creati da Dio prima del mondo (Neh 9:6; Gb 38:4-7). Sono degli esseri spirituali, personali, numerosissimi, santi... che adorano Dio (Ap 5: 11-13), servono i credenti (Eb 1:14), li proteggono e li liberano (Sal 91:11,12). Ci sono anche degli angeli ribelli, i demoni, al servizio di satana, che, motivato dall’orgoglio (Is 14:12- 15; Ez 28:12-19) e, con il loro aiuto, s’oppone a Dio e ai Suoi piani, accecando le menti degli uomini, fomentando il peccato, tentando, accusando i credenti… ma presto, assieme al loro capo, sarannocondannati per sempre (Mt 25:41; Ap 20:7-10). Cristo, però, li ha già vinti (Eb 2:14; 1Gv 3:8) e cosìpure i veri credenti (1Gv 2:13).
 
4. L'UOMO

E’ la creatura speciale di Dio, fatta a Sua immagine e somiglianza, con il dominio sul creato (Gn 1:26-31). L’uomo è anch’egli un essere trino (Gn 2:7; 1Ts 5:23), composto di corpo, che lo tiene in contatto con il mondo esterno attraverso i cinque sensi; di anima, sede della coscienza di sé, degli affetti, degli istinti e delle emozioni (Sal 42:5,6,11); di spirito, in cui risiede l’intelligenza (Gb 32:8), la coscienza (Pr 20:27) e la comunione con Dio (Gv 4:23,24). Quando c’è una reale conversione all’Evangelo, lo spirito è rigenerato (Ez 36:24-27), l’anima è salvata (Gc 1: 21) e il corpo diventa il tempio di Dio (1Cor 6:19,20). Dell’uomo ciò che muore è il corpo, che poi risusciterà, mentre lo spirito e l’anima sono immortali. In merito, evidentemente, ci sarà una differenza eterna tra coloro che sono salvati e i perduti.
 
5. GESU' CRISTO

E’ il Figlio di Dio, la seconda Persona della Trinità. Promesso nelle oltre trecento profezie dell’Antico Testamento, secondo i quattro Vangeli e in tutto il Nuovo Testamento, è stato manifestato in mezzo agli uomini. Egli è la Parola eterna (Gv 1:1-5); è Dio in carne (Gv 1:14); è il Figlio di Dio (Mt 3:17); è il Signore (Fil 2:9-11). Egli è perfettamente uomo (Mt 1: 18-25; Gal 4: 4) e pienamente Dio (Is 9: 5; Gv 5:18; Col 2:8,9). In terra ha manifestato l’amore, la sapienza e la potenza di Dio. Poi Egli è morto per salvarci dai nostri peccati (1Cor 15:3) ed è risorto per riconciliarci con Dio (Rm4:24,25). Egli è così asceso a Dio, presso il quale intercede per noi (Eb 7:25). Infine ritornerà, per portare i credenti nella gloria (Gv 14:1-3) e completare il meraviglioso piano di Dio. Egli oggi è il Salvatore unico di quelli che L’accettano, poi sarà il giudice di coloro che Lo rifiutano.
 
6. LA SALVEZZA

E’ l’opera di liberazione che Dio anticipa, secondo l’Antico Testamento, operando a favore del popolo d’Israele (Es 14:26-31) e che oggi compie nei confronti d’ogni credente in Gesù Cristo (Gv 3:16,17). E’ prima di tutto salvezza dal peccato (Mt 1:21; Gv 1:29) e poi dalle sue conseguenze, in altre parole dalla condanna eterna, dalle malattie, dall’influenza nemica… Essa è fondata sul fatto che Cristo ha espiato le nostre colpe (Mt 20:28; 1Pt 1:18,19), dandoci il diritto di diventare figli di Dio e di ricevere lo Spirito Santo. Quando una persona ascolta l’Evangelo (Mc 16:15), si ravvede (At 3:19), crede in Cristo Salvatore (At 16: 30,31) e s’impegna ad ubbidire, la salvezza opera in essa la rigenerazione (2Cor 5:17), la giustificazione (Rm 3:21-26) e la santificazione (Eb 10:10,14). Chi ha creduto nel Sacrificio del Signore Gesù ha la certezza della salvezza (1Gv 5:13).
 
7. LO SPIRITO SANTO

E’ la terza Persona della Trinità, che viene ad abitare nella persona convertita e ne diventa la forza spirituale. Egli è eterno (Eb 9:14), come il Padre e il Figlio e perciò attivo fin dalla creazione (Gn 1:1-3), in molti personaggi dell’Antico Testamento (Nm.11:17,25) e nell’ispirare le Sacre Scritture (2Sam 23:1,2). In particolar modo ha unto Gesù Cristo, alla nascita (Mt 1: 20), al battesimo (Mt 3: 16), nel ministerio (At 10: 38), alla morte (Eb 9:14), alla risurrezione (Rm 8:11) e all’ascensione (At 2: 33).Egli è Dio (Mt 28:19; At 5:3,4; 2Cor 3:18), onnipotente (Lc 1:35), onnipresente (Sal 139:7-10) e onnisciente (1Cor 2:10,11). Ha una Sua individualità propria, con delle caratteristiche e delle attività personali (Gv 14:16,26; At13:2; 20:28; Rm 8:14, 26; 1Cor 12:11; Ap 2:7,11…). Oggi, Egli opera per testimoniare di Cristo (Gv 15:26), per convincere tutti (Gv 16:8-11) e per rigenerare chi crede (Gv 3:3-8); inoltre battezza (1Cor 12:12-14),riempie i credenti che si dispongono (At 1:5; 2: 4,38,39), santifica (2Ts 2:13; 1Pt 1: 2), distribuisce i Suoi doni (1Cor 12:1-12) e produce il Suo frutto (Gl 5:22).
 
8. LA CHIESA

Dal greco “ekklesia”, indica, non un locale di culto,ma “le persone chiamate fuori” di mezzo alle altre, per realizzare la volontà di Dio. Il termine può indicare l'assemblea cristiana locale (At 2:41-47) o la comunità universale dei credenti (Ef1:22,23). Essa è chiamata il corpo di Cristo (Rm 12:4,5), la sposa di Cristo (2Cor 11:2), la vigna di Dio (Mt 21:41; Gv 15:1-15), il tempio di Dio (Ef 2:20-22), il gregge di Dio (At 20:28). La Chiesa del Signore è composta da persone convertite all’Evangelo ed è stata istituita da Cristo stesso (Mt 16:18; 18:15-17), per testimoniare della sapienza e della verità di Dio (1Tm 3:14,15). La Chiesa ha dunque tre scopi: adorare Dio (Ef 3:20,21), edificare i credenti stessi (Ef 4:11-13) ed evangelizzare gli altri (Fil 2:14,15).
 
9. LA VITA CRISTIANA

E’ la vita che devono vivere tutti coloro che, illuminati dalla Parola di Dio, si ravvedono dai loro peccati e accettano e seguono Cristo come Salvatore e Signore. Tali persone meditano giornalmente la Bibbia per conoscere sempre meglio la verità e per essere incoraggiate e edificate nella fede, ma anche per vivere coerentemente alla volontà di Dio (Gv 14: 15,21,23): Amarsi gli uni gli altri (Gv 13:34,35), non a parole ma con i fatti (1Gv 3:16-19) Partecipare con impegno alle riunioni di culto (1Cor 14:26; Eb 10:24,25) Contribuire ai vari bisogni nell’opera di Dio (Rm12:13; Gc 2:14-17) Evangelizzare gli altri, individualmente e in collaborazione con la chiesa (Mc 5:19,20; 16:15,16) Santificarsi personalmente, anche in vista del ritorno di Cristo (Gv 8:10,11; 1Ts 3:11-13; 4:1-12).


10. IL FUTURO

in cosa crediamo 3Il futuro dei figli di Dio è centrato sul ritorno di Cristo (At 1:10,11; Gc 5: 7,8). Finora anche i credenti passano per la morte che è la separazione del corpo mortale (Gn 3:19; Ec 12:9; Gc 2:26), dall’anima e dallo spirito che sono immortali. Al ritorno di Cristo, però, i credenti già dipartiti risusciteranno per essere con Lui per sempre (1Ts 4:13-18), ma tutti gli altri, ancora in vita, saremo trasformati per avere un corpo nuovo (1Cor 15:35-55) e con i risorti saremo trasportati nella perfezione e nella gloria di Dio. Per quelli che, invece, non accettano l’Evangelo, ci sarà la grande tribolazione, quando Dio manderà tremendi giudizi qui sulla terra (Ap 6-19). Quelli che scamperanno avranno un millennio di pace e di giustizia sotto il regno di Cristo sulla terra. Alla fine avverrà la risurrezione dei morti di tutti i tempi e luoghi per il giudizio universale (Ap 20), dopo di che ci saranno nuovi cieli e nuova terra (2Pt 3:13; Ap 21,22). Tanti altri eventi e particolari caratterizzano il futuro dell’umanità e si possono conoscere e capire studiando con umiltà e con perseveranza le Scritture. Ai credenti fedeli, però, è promesso con certezza di: Scampare a tutti i giudizi che ci saranno (Lc 21:34-36) Vedere il Signore nella gloria (Gv 17:24; 1Gv 3:1-3) Realizzare tutte le benedizioni possibili per l’eternità (Ap 7:9-17; 21-22:5).

Pubblicato il Set 10, 2019

Una strega dei nostri tempi racconta la sua conversione a Cristo. 

Dopo una triste fanciullezza vissuta in estrema povertà, in tempo di guerra, Doreen volle cercare fortuna a Londra, dove col nome di Diana l'Audace si diede alla prostituzione, allo spogliarello, all'alcol e alla droga.
Venne a contatto col Satanismo tramite due ragazze del night dove lavorava e con loro conobbe il culto e i riti di adorazione a Satana.

Dal satanismo passò alla magia nera, fin quando divenne la "Regina" delle streghe nere.
Un giorno entrò in un teatro, ove si svolgeva una riunione evangelistica, con l'intenzione di interromperla: lì trovò invece Cristo vivente.
Ne seguì una lunga e violenta lotta per la sua completa liberazione dai demoni, che per anni avevano posseduto e torturato il suo corpo.

Doreen Irvine racconta il momento in cui sperimentò l'amore di Cristo:

Guardando al passato, comprendo che Gesù mi aveva seguita col suo tenero sguardo per tutti gli anni della mia vita vergognosa; mi aveva visto quando battevo i marciapiedi, come prostituta; mi aveva visto nei templi di Satana e nelle congreghe di magia nera.
Anche allora mi amava, anche nel mio peccato più grande; poi un giorno mi aveva chiamata ed accolta.
Il pensiero del suo amore per me mi riempiva di contrizione e di meraviglia, e ancora oggi è così.

A Betania (un Centro Cristiano) Gesù mi attirò a se; rimosse l'amarezza dal mio cuore, lavò tutte le mie ferite per mezzo del suo amore, cancellò gli orrori dalla mia mente e mi fece una nuova creatura.
Da allora ogni cosa era nuova; era come se fossi nata di nuovo nella carne e nello spirito.
L'intero mondo mi appariva meraviglioso ed io amavo tutti e tutto di questo grande e meraviglioso mondo che Dio ha creato, dal vecchio gatto rognoso sul cumulo di immondizia al fiore selvatico delle rocce.

Tutto era bello: camminando, attraverso i campi in fiore, nella foresta, il mio cuore cantava; danzavo per la gioia, per tutto quello che vedevo, per tutto quello che Gesù aveva fatto per me, che mi stava mostrando e che avrebbe fatto nel futuro; prima il cielo mi sembrava grigio, ora appariva come se qualcuno lo avesse lavato con acqua e sapone per renderlo più candido.
Guardavo il mondo con occhi nuovi.

Un giorno, mentre riposavo a Betania, sentii la reale presenza di Gesù in un modo ancora più grande; sentii che si avvicinava a me, poi udii la sua voce sussurrarmi: "Tu sei una vergine pura al mio cospetto; tu sei la mia moderna Maria Maddalena".
Papà Parker (uno dei responsabili del centro) si trovava per caso vicino a me e vide l'espressione del mio volto.
Egli pure sentiva che Gesù era vicinissimo.
Io non me n'ero accorta della vicinanza di papà Parker, avvertivo solo la presenza del Signore e ascoltavo le sue parole.
Papà mi riferì, in seguito, che mai aveva visto qualcosa del genere in vita sua; mi disse che il mio aspetto era raggiante.

Chi è Maria Maddalena? Gli chiesi, con le lacrime agli occhi.
Papà lesse nella Bibbia come Gesù aveva cacciato sette spiriti impuri da Maria Maddalena, che era stata, anche lei come me, una ragazza di strada, una prostituta, fino a quando Gesù non era entrato nella sua vita e non l'aveva cambiata totalmente. Piansi a lungo, pensando a quanto Maria dovette amare Gesù; egli le aveva perdonato molto, l'aveva liberata; e lui aveva detto che io ero la sua moderna Maria Maddalena.

Era meraviglioso, sublime; io ero stata come lei, una donna di strada, posseduta dai demoni e Gesù mi aveva liberato.
Gesù diveniva per me, ogni giorno più prezioso.
"Una vergine pura al mio cospetto", aveva detto Gesù.
Ero colma di gioia pensando che lui aveva parlato proprio con me: prostituta, strega, spogliarellista...
Aveva detto che ero una casta vergine al suo cospetto.
In altre parole, ero stata purificata e giustificata dal suo sangue.

Gesù continuò a benedirmi... e le sue benedizioni si rinnovavano ogni mattina.
Fui riempita con lo Spirito Santo, pregavo, amavo e desideravo servire il Signore; egli era ora il Signore della mia vita, il Signore di tutto.
Stetti in Betania per alcuni mesi.
Gesù mi stava preparando per il ministero che aveva in serbo per me, mi assicurava sempre che ormai ero una figlia di Dio, non più una figlia ed una schiava di Satana.

Una sera fu acceso un grande fuoco e tutti i miei vestiti neri vennero bruciati insieme alle sigarette, alla droga e ad altri amuleti.
Fu un'occasione allegra, una festa; Satana di certo tremò, ma gli angeli di Dio festeggiarono con noi.
Era una chiara ed estrema prova dell'opera che Gesù aveva fatto dentro di me, strappandomi dalle tenebre e portandomi alla piena luce del suo amore.
Così in Gesù trovai gioia, amore e pace.

Pubblicato il Set 10, 2019

Un quotidiano nazionale ha pubblicato la testimonianza di una donna che confessa di aver fatto un culto in una setta satanica e mette in guardia dai pericoli di celebrare Halloween o notte delle streghe.

Il quotidiano "El Norte", riporta le dichiarazioni di Cristina Kneer Vidal, ex occultista, ex satanista e spiritista di origine americana che vive a Hermosillo, Sonora, che si dice molto preoccupata del fatto che ogni 31 ottobre decine di giovani e bambini vengono uccisi in tutto il Messico dalle sette sataniche.

Cristina Kneer Vidal ha chiesto alle famiglie di prendersi cura dei loro figli, nel paese vi sarebbero circa 1.500 "adoratori di Satana", che sono distribuiti principalmente in città come Guadalajara, Monterrey, Messico. Dice Cristina: "Non voglio spaventare nessuno, ognuno è libero di credere a quello che vuole, ma le mie parole devono essere prese in considerazione, almeno vi chiedo di ascoltarmi, ragionare e decidere ". Secondo la Kneer, "migliaia di persone hanno inconsapevolmente adottato una pratica satanica [Halloween] e quindi stanno propiziando la crescita del satanismo in Messico, soprattutto nelle grandi città come Guadalajara e Monterrey."

Il quotidiano "El Norte" dice che Cristina Kneer ha trascorso molto tempo vicino al satanismo, ha incontrato il male e la cattiveria di molti satanisti con i quali viveva e dice: "Questi sono argomenti poco conosciuti, ho praticato la meditazione e ancora adesso me ne pento, sono arrivata a detestare Dio".

Secondo la Kneer il satanismo esiste in tutto il mondo e la sua pratica è antica quanto il culto a Dio. "Gli ambiziosi", ella nota, "hanno firmato un patto con il diavolo in cambio di ricchezza e di potere ed hanno offerto in cambio la loro anima". Dice Cristina Kneer: "'Essi pagano un prezzo terribile; non arriveranno mai ad avere la pace e inoltre sono puniti brutalmente anche dopo la loro morte" e avverte che "riconoscere un satanista è molto difficile perché sono politici, artisti, funzionari pubblici o commercianti che godono di prestigio" ma aggiunge "Ciò non significa che tutti i politici siano satanisti". La Kneer sostiene, inoltre, che in date come quella di Halloween [31 ottobre], i satanisti fanno la "messa nera" e spiega che "la Messa è officiare nel campo o in edifici chiusi fortemente protetti e iniziare con l'evocazione di Satana che spesso non si presenta perché, a differenza di Dio, non può essere ovunque ". A metà della "messa", ella dice, sono macellati animali come gatti, cani, e quando la "messa" è molto importante, come Halloween, sono fatti sacrifici umani. Per la Kneer "preferibilmente vengono scelti i bambini perchè non hanno peccato e sono i preferiti da Dio; prima della macellazione sono violati a privati della loro purezza ". Secondo la Kneer, oltraggiare o ferire un bambino dà il potere di Satana al satanista ed è un modo per prendersi gioco di Dio.

Per la Kneer le celebrazioni sataniche, sono sempre tenuti in otto date diverse, anche se la più importante è la festa di Samhain o Halloween il 31 ottobre che celebra il nuovo anno satanico, spiega, "E' come il compleanno del Diavolo". "Le vittime", dice la Kneer, "sono state sacrificate, togliendo loro il cuore che viene consumato dai presenti, poi il corpo viene cremato e gettato in mare". Dice la Kneer, "Per i satanisti è molto facile sbarazzarsi dei corpi perché coloro che fanno la 'messa' nera sono molto importanti'.

Si avverte che nella notte di Halloween molti satanisti nascondono nei dolci e nella frutta che regalano ai bambini: coltelli, droghe, veleno o chiodi. Attualmente, la Kneer e le altre donne che hanno partecipato a culti satanici hanno costituito un gruppo denominato SAL che mira a inviare ai satanisti un messaggio di speranza e la richiesta di non fare più danni. Dice la Kneer: "Ogni satanista che legge queste informazioni e desidera rifiutare o abbandonare satanismo può con l'aiuto di Dio, come abbiamo fatto, noi'.

Pubblicato il Apr 02, 2019

«La vita senza fede? Una tragedia annunciata». Andrea Bocelli si confida

L’intervista al tenore italiano Andrea Bocelli, realizzata da don Davide Banzato. Un cammino alla fede basato sulla consapevolezza che «una persona ragionevole non può affidare la sua vita al caso». Una sintonia di vedute con la filosofa francese Catherine Chalier, che vede nell’ateismo contemporaneo la “pigrizia della ragione”.

Non è la prima volta che Andrea Bocelli parla della sua devozione. Il celebre tenore italiano, apprezzato in tutto il mondo (80 milioni di album venduti), si è confidato, in profondità, con don Davide Banzato, all’interno del programma “A Sua Immagine. Le ragioni della speranza”, andato in onda sabato 23 febbraio 2019.

Ha aperto le porte di casa sua, a Forte dei Marmi (Toscana), per un breve colloquio sulla vita, sull’esistenza, sulla musica e sulla fede«Nel mio caso non avere fede sarebbe vivere una situazione di disperazione. La vita sarebbe come una tragedia annunciata», ha spiegato il tenore, affetto da cecità a causa di un glaucoma, dall’età di 12 anni.boccelli

Bocelli, il passato da libertino agnostico.

Tempo fa aveva raccontato la sua vita da “agnostico”, dedito al «libertinaggio come droga», come tentativo di «riempire la parte mancante di me. Ma l’inquietudine resta. Tutte le sere hai bisogno di riuscire nel tuo obiettivo. La sera che non ci riesci, stai male. Il successo rende tutto più facile. Ma alla fine ti ritrovi con un pugno di mosche. E ti senti affondare nel gorgo del vizio». Fino all’incontro con Veronica, la sua attuale moglie.

«Una persona ragionevole non può affidare la vita al caso».

Già in quell’intervista spiegava che «una persona ragionevole non può affidare la vita al caso. Se vedo un palazzo, sono certo che qualcuno l’ha fatto. A maggior ragione, l’Universo non può essere frutto del caso».

Ieri, di fronte al bravissimo don Davide, Bocelli ha ripreso il tema: «Da ragazzo essere agnostico mi sembrava una posizione comoda da abbracciare. Dopo però si va avanti e ci si fa delle domande. Chi non si è mai interrogato sul senso della vita? Quando ti interroghi sul senso della vita ti fai delle domande, vai a cercare delle risposte e scopri tante cose. E io penso di aver scoperto che il caso non esiste: questo è stato il primo passo verso una totale riconciliazione con la fede».

La filosofa Catherine Chalier: «L’ateismo? Pigrizia della ragione».

Le parole di Andrea Bocelil ricordano quelle della filosofa Catherine Chalier, docente presso l’Université Paris Ouest Nanterre La Défense e, sopratutto, allieva prediletta di Emmanuel Levinas. Se il tenore italiano descrive l’agnosticismo come viziato dalla mancanza di desiderio intellettuale, la filosofa francese parla dell’ateismo come «pigrizia della ragione», perché esso «vale solo per l’immagine che si sono fatti di Dio. Spesso l’assenza sensibile di Dio è vissuta come l’inizio positivo per celebrare il proprio modo di vivere lontano da lui. Spesso si fanno un’immagine di Dio, consolatore e potente, per esempio, e quando non trovano né consolazione né potenza visibile di questo Dio nel mondo, allora si dicono atei».

Si stupisce, l’allieva di Levinas, che non vi sia «nessuna lacerazione spirituale in questo ateismo», eppure «dirsi atei è un’affermazione che dovrebbe sapersi misurare con esigenze difficili». Si riferisce in particolare ad uno degli atei più famosi di Francia, il suo collega Michel Onfray, il quale però «compie un ritratto caricaturale delle teologie di cui parla, e poi per lui è facile mostrare che non vuole credere a questa caricatura! Che voglia essere ateo, perché no? Ma che faccia la caricatura della fede e pretenda di conoscere quello che non conosce, questo mi indigna».

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